Guida al Superbonus 110%, il bonus che rende efficiente la tua casa a costo zero!

Guida al Superbonus 110%, il bonus che rende efficiente la tua casa a costo zero!

Incentivo introdotto dal Decreto Rilancio nel 2020, il Superbonus 110% permette di rendere più efficienti e sicure le nostre abitazioni. Vediamo come funziona e chi può richiedere le agevolazioni previste.

Tra i nuovi Bonus introdotti dal Governo nel 2020, il Superbonus 110% è sicuramente il più richiesto e anche il più “chiacchierato”. 

Questo perché i vantaggi che derivano dal rendere più efficiente un immobile sono evidenti, e questa agevolazione permette di realizzare l’obiettivo beneficiando di una percentuale di detrazione esagerata e senza precedenti.

Vediamo nel dettaglio come funziona, quali sono gli interventi compresi e chi può richiedere il Superbonus 110%.

Superbonus 110%: quali interventi comprende? 

Il Superbonus permette di detrarre il 110% delle spese sostenute tra il 1 Luglio 2020 e il 30 Giugno 2022 per interventi di riduzione del rischio sismico e di miglioramento delle prestazioni energetiche dell’immobile.

Rientrano nell’agevolazione specifiche categorie di intervento, i cosiddetti interventi trainanti e interventi trainati.

Interventi trainanti

In questa categoria sono compresi tutti gli interventi di:

  1. sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale;

  2. isolamento termico;

  3. riduzione del rischio sismico. 

Per gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti a prestazione energetica superiore, il Superbonus permette di detrarre il 110% delle spese fino ad un massimo di:

  • 30mila euro per le singole abitazioni;

  • 15mila euro per i complessi abitativi con più di 8 unità;

  • 20mila euro per i complessi abitativi con meno di 8 unità.

Per gli interventi di isolamento termico è prevista invece la detrazione delle spese solo se questi riguardano più del 25% della superficie dell’abitazione. L’incentivo si calcola su un tetto di spesa di:

  • 30mila euro per i complessi abitativi con più di 8 unità;

  • 50mila euro per gli edifici unifamiliari. 

Infine, le spese per interventi di riduzione del rischio sismico possono essere portate in detrazione fino ad un massimo di 96mila euro e solo per le abitazioni che si trovano in zona a rischio sismico 1,2 o 3.

Interventi trainati

Questa seconda categoria comprende invece interventi che possono beneficiare del Superbonus potenziando la loro detrazione solo quando vengono eseguiti insieme ad almeno un intervento trainante

Tra questi troviamo: l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici, la predisposizione di colonnine per la ricarica di auto e veicoli elettrici e la sostituzione di infissi, tetti, pavimenti e schermature solari.  

Chi può richiedere il Superbonus 110%?

Una volta compreso quali sono gli interventi per i quali è possibile beneficiare del Superbonus, andiamo a chiarire chi può richiederlo.

L’agevolazione spetta a:

  • persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, arti o professioni, per un massimo di due unità immobiliari, ferma la detrazione riconosciuta per interventi su parti comuni di condomini. Le persone fisiche devono possedere o detenere l'immobile a qualsiasi titolo (contratto di locazione o comodato d'uso) ed è ammesso alla detrazione anche il coniuge o il convivente a patto che sostenga personalmente la spesa;

  • condomini;

  • IACP (istituti autonomi di case popolari);

  • associazioni e società sportive dilettantistiche, limitatamente ad unità immobiliari adibiti a spogliatoi.

Come ottenere il Superbonus 110%?

Per beneficiare della maxi detrazione, si deve necessariamente inviare all’ENEA un’asseverazione effettuata da un tecnico specializzato che attesti il miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’abitazione.

Tale comunicazione si effettua in via telematica entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Inoltre, per poter usufruire del bonus, il pagamento delle spese dovrà essere effettuato tramite bonifico postale o bancario riportando causale, codice fiscale del beneficiario della detrazione e partita IVA di chi ha effettuato i lavori. 

Il contribuente può usufruire dell'agevolazione scegliendo tra le seguenti opzioni:

  1. detrazione fiscale, che permette di recuperare l’investimento fatto nei lavori nell’arco di 5 anni, inserendo le relative spese nella dichiarazione dei redditi. Per i lavori effettuati fino a Dicembre 2021, la detrazione verrà ripartita in 5 quote annuali di pari importo, mentre per gli interventi conclusi entro Giugno 2022 ci saranno 4 quote annuali;

  2. sconto immediato in fattura: in questo caso la ditta che effettua i lavori anticipa la cifra che poi andrà a recuperare sotto forma di credito d'imposta, in quote annuali di pari importo. Questa soluzione è utile quando si ha un reddito basso che non consentirebbe di beneficiare di tutta la detrazione;

  3. cessione del credito, opzione che consiste nel cedere ad altri enti, come ad esempio le banche, la cifra garantita dal bonus ottenendo subito la liquidità e rientrando nella spesa sostenuta per i lavori.

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